Situato in una valle insolita e bizzarra, tra una natura selvaggia ed incontaminata dove dove si trovano importanti resti di civiltà antiche.
Al suo interno al piano più basso, costudisce preziose sorgenti termali, citate dai greci già nel 270 a.c.
L’hotel La Perla nasce nel 1828, ed era talmente famoso, da essere frequentato da Dante e da Lorenzo dei Medici, detto il Magnifico.
I proprietari ristrutturarono subito i suoi bagni termali, che con le sue acque a 37°C, erano particolarmente indicate per la cura delle malattie reumatiche e della pelle.
Alla fine del 1800 ebbe il suo momento di massimo splendore, soprattutto grazie alla chiusura nel 1887 di un bagno termale che si trovava vicino all’albergo.
Le terme dell’Hotel La Perla vennero poi negli anni chiuse, a causa della mancata manutenzione e dell’altissimo costo per i lavori di ristrutturazione.
Ma si trovano ancora al loro posto.
Al piano basso, ci sono delle stanzette con le vasche piene di acqua dall’odore caratteristico.
Rimase così in funzione il ristorante, che poteva ospitare fino a 250 persone, e l’albergo con 40 posti letto.
Era quindi un posto adatto ai convegni e a ospitare un buon numero di persone.
Intanto nel corso degli anni Enel (Servizio Elettrico Nazionale) divenne proprietaria dell’albergo.
L’hotel La Perla era il posto ideale per ospitare personale e manifestazioni degli stabilimenti Enel che si trovavano poco distanti.
Nel 2002 venne abbandonato definitivamente.
Lasciato senza manutenzione per 20 anni, con le terme ancora vive al suo interno.
L’umidità ha permesso alla muffa di crescere rigogliosa, e le infiltrazioni di pioggia stanno devastando i muri e gli arredi originali.
Entrando troviamo subito un salotto alla nostra sinistra.
Antiche poltrone e divanetti in velluto, ancora ben conservati e dalle fattezze eleganti, ci riportano ai tempi di gloria dell’albergo.
Di quel fiore all’occhiello termale della zona, oggi restano solo edifici malconci e vecchie insegne rovinate dal tempo.
Se ami gli hotel abbandonati a questo link puoi vedere le mie esplorazioni.