Avvolto da dolci colline e incantevoli paesini, Cherry Castle può a prima vista sembrare antico come i bei castelli delle favole, ma in realtà è un “falso storico” edificato all’inizio del XX secolo.

I lavori per la sua costruzione sono iniziati nel 1910 e durarono circa 10 anni.
Il suo proprietario, un noto architetto del tempo, non badò a spese per regalare alla moglie un castello di gran gusto e bellezza.

All’ interno del castello ci sono 153 stanze tutte finemente affrescate e decorate, che richiamano un gusto antico come andava di moda all’epoca.
E non dimentichiamoci del grande parco che lo circonda di circa 170.000 metri quadrati.
Gli arredi originali furono fatti arrivare da tutta Italia e dall’Europa, ed era pieno di quadri di valore ora conservati in un museo.
Cherry Castle era una dimora lussuosa e piena di ricchezza, che non aveva niente da invidiare agli altri castelli.

Nel 1931 il proprietario venne arrestato in seguito al fallimento di una banca francese e il castello chiuso.
Dopo la fine della seconda Guerra Mondiale, Cherry Castle venne lentamente abbandonato, con la vegetazione che giorno dopo giorno ha nascosto quelle sale dove un tempo risuonavano note musicali e coppie danzanti.

Gli anni passarono e negli ‘80 fu di nuovo abitato, ma non da ricchi possidenti, bensì da dei criminali.

E’ il 7 giugno 1980, quando il quotidiano italiano l’Unità pubblica questo titolo: “La più grossa fabbrica di eroina in Europa”.
Dopo un’operazione durata 5 mesi e che ha richiesto 170 uomini, la guardia di finanza ha scoperto due laboratorio di eroina proprio all’interno di Cherry Castle, uno nella foresteria e uno nella torre.

La storia sembra uscire direttamente da Breaking Bad, con 4 chimici tra i più bravi nella raffinazione di droga nel mondo.
I 4 sono stati sorpresi dietro a porte blindate nella torre a raffinare circa 100 kg di sostanze per la produzione di eroina.
I chimici sono stati prontamente arrestati e con loro il proprietario del castello responsabile della vendita delle sostanze.

Ma come se la droga non bastasse nella storia del Cherry Castle si aggiunge anche un mistero.

Durante ulteriori controlli, dopo aver sfondato un muro venne trovata una cassetta di zinco, dal contenuto decisamente macabro.
Non sono riuscita a trovare informazioni su questo ritrovamento, ma spero che il responsabile sia stato punito come merita.

Ma passata anche questa, Cherry Castle si è conservato benissimo.

Gli affreschi in tutte le stanze sono perfetti e dai colori sgargianti, con una raffigurazione di San Giorgio che uccide il drago ad accoglierci al suo ingresso.
Non sono presenti mobili o oggetti all’interno, ma anche se vuoto rimane spettacolare con le sue grosse stanze dai colori sgargianti e gli immensi camini.

Nel 2016 è stato venduto per diventare un centro culturale, ma ad oggi rimane ancora vuoto e abbandonato in cima alla sua collina.

 

Se ami i vecchi castelli abbandonati a questo link puoi vedere le mie esplorazioni.

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